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Alla scoperta di Terre Nuove - parte 2 di 4

Dopo aver visitato, troppo brevemente, il sud-est dell'isola, St. John's, Bonavista, Twillingate, e aver visto gli imponenti icebergs, mi sono spostata a ovest, nell'area del Gros Morne National Park, 1800 km² di estensione, patrimonio Unesco dal 1987 per gli scenari e in quanto testimonianza dell'evoluzione terrestre, nell'altipiano delle Tablelands infatti si possono vedere il mantello terrestre e il fondale marino, a dimostrare la deriva dei continenti e la tettonica a zolle. La montagna più alta, il Gros Morne, il Gran Tenebroso, è alta "solo" 806 metri ma a inizio giugno era ancora innevato. Il Parco si distende intorno alla Bonne Bay, che in realtà è un vero fiordo, e su fiordi attuali ed ex fiordi ci torno tra poco.


Io mi sono fermata su entrambi i lati della Bonne Bay, inizialmente a Woody Point, in una cabin molto confortevole (Seaside suites) con vista sulla baia e sulle Tablelands con sprazzi di neve.
Woody Point è un paesino delizioso, con 281 abitanti, mi è piaciuto molto nonostante il tempo abbastanza incerto, appena arrivata. Poi è migliorato e mentre sono andata in esplorazione aveva un'aria un po' sonnolenta, un po' deserta, ma era ancora presto nella stagione turistica, ad agosto si anima quando ospita il Festival degli Scrittori (e anche dei musicisti).

by Jordan Bennett


Ci sono belle case eleganti e colorate coi giardini pieni di alberi e fiori e le immancabili sedie multicolore
il delizioso laboratorio/negozio Molly Made

c'è anche un piccolo faro molto carino, del 1959, dalla struttura di legno intatta, che presidia la baia ed è raggiungibile con una breve passeggiata dal paese
                                                                                                                                  questo articolo di Saltwire, PEI, ha ripreso                                                                                                                               alcune mie foto e un commento su questo faro

è così carino che è presente anche nel logo della cittadina 
fonte: https://woodypoint.net

Il giorno dopo sono andata a Trout River percorrendo la 431, una delle strade più belle del Newfoundland con un lato verdissimo, rigoglioso, pieno di alberi e l'altro del tutto spoglio e color del miele, l'altipiano di Tablelands, appunto.








Trout River è forse il paesino che mi è piaciuto di più, 508 abitanti, dediti per lo più alla pesca,


belle casette con le sedie colorate, anche con forme non convenzionali, questa in particolare forse a ricordare la balena blu, la blue whale spiaggiata qui nel 2014


c'è anche una bella spiaggia ideale per camminare e fare beachcombing 
e splendide viste sul mare
e i prati erano pieni di fiori gialli

Qui ci sono diversi sentieri  per esplorare questa parte del Parco, il più vicino al paese è quello lungo il Long Point Brook che alimenta il Trout River Pond che è un ex-fiordo come il Western Brook, di cui parlerò tra poco.
Ho poi camminato un po' lungo il sentiero Green Gardens che arriva al mare
e infine ho percorso tutto il sentiero Tablelands dove si vede la terra nuda, il mantello terrestre esposto, il fondale oceanico spinto in superficie durante la deriva dei continenti e lo scioglimento dei ghiacciai. 
Questa camminata sul mantello terrestre potrebbe a buon diritto stare nella lista delle cose da fare almeno una volta nella vita, e i posti in cui farlo non sono poi tanti - oltre a Tablelands, il mantello è esposto in Sudafrica, Groenlandia, California, Tasmania. 
Qui il terreno non solo è privo di nutrienti, è anche tossico a causa della presenza di diversi metalli per questo è molto brullo, non certo per carenza di acqua, e poche sono le piante che riescono a sopravvivere con pervicacia, una di queste, la Pitcher plant, è dovuta diventare carnivora. 
E' un posto così pazzesco che gli scienziati lo studiano anche per farsi un'idea di come potrebbe essere la vita su Marte, per via del processo di "serpentinizzazione" - quando l'acqua reagisce con le rocce del mantello - che potrebbe accadere anche su Marte.  
E' un posto incredibilmente affascinante, surreale, di una spettacolare bellezza scabra, spoglia, originaria, che ammutolisce; una passeggiata nella Storia della Terra, all'origine del Tempo, quando la storia dell'umanità doveva ancora accadere. 
Un posto dove ci si sente puntolini insignificanti non solo nella maestosità austera del paesaggio ma anche nel flusso del tempo di cui quelle rocce arancioni sono testimoni.






Il giorno dopo, fatta una breve deviazione a cercare i caribou, che mi avevano detto essere in zona, ma io non li ho trovati, mi sono spostata a Norris Point, sull'altro lato della baia, e per vedere bene la Bonne Bay dalle acque incontaminate ho fatto un giro in barca con Bontours; si potrebbero vedere aquile calve, alci, balene, e io da lontano, ho intravisto l'aquila. 



A Norris Point ho dormito in un b&b molto accogliente, il paesino invece non mi è sembrato molto interessante, anche a causa di grossi lavori lungo la strada.
Mi sono fermata poco, giusto il tempo di fare il giro in barca e il giorno dopo di buon'ora  sono ripartita puntando questa volta verso nord. 
Prima tappa della giornata un altro giro in barca, questa volta nel Western Brook Pond che sembra un fiordo ma in realtà è un lago di acqua dolce, anche se viene definito un fiordo senza sbocco sul mare perché in origine lo sbocco c'era, poi quando i ghiacciai si sono sciolti la terra si è sollevata e ha ostruito l'accesso; ha pareti alte, circa 600m, e molto ripide, da cui scendono cascate che il vento manda in tutte le direzioni; una di queste, la Pissing Mare Falls, (letteralmente le cascate della cavalla che fa la pipì) con i suoi 350m di altezza è una delle più alte del Nord America orientale (dove in genere le montagne sono più antiche, quindi più basse). 
All'inizio del '900 una frana nel lago/fiordo ha provocato una specie di tsunami. 
Il lago/fiordo è lungo 16 Km, ma qui chiamano pond (stagno) ogni bacino di acqua dolce, qualunque sia la sua lunghezza. Secondo lo storico D. W. Prowse questa particolarità linguistica è dovuta alla provenienza dal Devon dei primi che si sono insediati da queste parti  "Non ci sono laghi nell'Inghilterra dell'Ovest, solo laghetti, quindi tutti i nostri laghi sono chiamati pond".
L'acqua è purissima - le barche dei tour hanno una certificazione speciale richiesta da Parks Canada, per avere il minimo impatto ambientale - non ci sono infatti attività umane nei dintorni, non c'è nulla, anche la strada rimane a 3 Km di distanza, e l'imbarcadero per la gita si raggiunge camminando su un sentiero attraverso un paesaggio un po' paludoso, quel tipo di "bog" che si vede anche in Scozia dalle parti di Rannoch. 



La gita nel lago/fiordo dura un paio d'ore ed è bellissima

Questo lago che sembra un fiordo mi ha ricordato come atmosfera più il Doubtful Sound/Patea e il Milford Sound/Piopiotahi della Nuova Zelanda che non i fiordi norvegesi; sono comunque tutti molto diversi ma ciascuno a suo modo meraviglioso.
Doubtful Sound/Patea (NZ)

Milford Sound/Piopiotahi (NZ)

Sognefjord (NO)

E' il momento di ricordare che anche il Newfoundland, come la Nuova Zelanda, è stato esplorato e mappato, nel periodo dal 1763 al 1767, dal Capitano Cook, e le sue accuratissime carte sono state usate per la navigazione per più di un secolo. L'isola di Terranova lo celebra in un sito dedicato a Corner Brook all'inizio della Bay of Islands, con una statua che lo immortala con un quadrante mentre guarda le sue coste.
Come in Nuova Zelanda, Cook ha influenzato la toponomastica sia anglicizzando nomi esistenti (Belleoram da Bande l'Arier, Bonne Bay da Baya Ederra, Sacred Bay da Baie de Sacre), sia dando il proprio nome a luoghi (Cooks Cove and Cooks Brook nella Bay of Islands e Cooks Harbour nella Pistolet Bay) e anche per episodi personali, come chiamò con questo nome il Doubtful Sound perché era in dubbio se entrare in quel tratto di mare agitato, cupo e ignoto, così la Unfortunate Cove deve il suo nome al fatto che il Capitano lì si ferì una mano.
Bay of Islands and Bonne Bay on Cook’s General Chart of the Island of Newfoundland (1775)
fonte: 
https://caboxgeopark.org/james-cook/


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Il mio viaggio in Canada:
Montreal, Halifax e Newfoundland Est, Icebergs: Da Montreal agli icebergs
Newfoundland Ovest, Parco Nazionale: Gros Morne e Bonne Bay
Newfoundland Nord, storia e archeologia: Tutta a nord, Port au Choix e St. Anthony
Newfoundland da nord a sud: Wonder never cease

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Piccola bibliografia:
Mantello terrestre: National Geographic, BBC, Nasa
Dove vedere il mantello terrestre: Smithsonian
D. W. Prowse, A History of Newfoundland (1895 ristampata nel 2002)
Il Capitano Cook e il Newfoundland: Heritage, Cabox

Alla scoperta di Terre Nuove - parte 4 di 4

Dopo l'entusiasmo per gli iceberg , la meraviglia del Gros Morne NP , la visita di siti archeologici e l' esplorazione del nord  che...